Richiesta garanzia incontro parenti in tutte le RSA

Milano, 19 dicembre 2020

Gentile Presidente,

Sin dal principio dell’espansione del virus Covid-19 sono state adottate su base nazionale e regionale diverse disposizioni che sono andate a limitare la libertà di circolazione degli individui col fine di limitare la diffusione della pandemia. 

Come è ampiamente dimostrato dai numeri, la popolazione maggiormente fragile di fronte a tale pandemia è quella anziana. Il punto di riferimento per quanto riguarda la gestione delle visite  nelle RSA è all’articolo 2, comma 1, lettera q) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’ 8 marzo 2020 che stabilisce: 

“L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”

La predetta disposizione è stata inoltre riaffermata dai successivi Decreti, da ultimo dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre  2020 all’art. 1, comma 10, lettera dd).

Essa è stata tuttavia sin qui attuata in modo indiscriminatamente restrittivo anche successivamente alla primavera 2020 ed al superamento della fase critica nell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari.

Ne sta derivando una situazione di isolamento sociale e solitudine degli anziani senza precedenti e giustificazione.

Va detto che essi rappresentano motivo di sofferenza e importanti fattori di rischio nella popolazione anziana. 

In una recente intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, il Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, ha affermato che: 

“Il prolungato periodo di chiusura di ogni forma di contatto ha causato ulteriori gravi problemi agli ospiti come vere e proprie sindromi da abbandono, causate dalla desertificazione dei rapporti”

Con la Circolare del 30 Novembre del 2020 il Ministero della Salute ha fornito indicazioni riguardanti la ripresa in sicurezza di visite agli anziani in strutture residenziali. Il documento intitolato “Disposizioni per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice e indicazioni per i nuovi ingressi nell’evenienza di assistiti positivi nella struttura” fornisce importanti indicazioni per la gestione delle visite per gli ospiti delle RSA. Seppur si tratti di provvedimenti di natura non vincolante, essi rappresentano un contributo fondamentale per la gestione futura del fenomeno. 

A partire dall’analisi degli elementi di criticità caratterizzanti il sistema residenziale sociosanitario per la terza età, sono state quindi individuate soluzioni organizzative utili per ripristinare in sicurezza le attività socio-relazionali all’interno delle strutture stesse, altrettanto necessarie quanto quelle sanitarie.

Si fa riferimento in particolare all’implementazione di strategie di screening immediato mediante l’utilizzo di test antigenici rapidi ai familiari/parenti/visitatori degli ospiti col fine di ristabilire e favorire gli accessi dei visitatori in sicurezza. 

Il Ministero sottolinea inoltre l’esigenza di sviluppare buone pratiche nella gestione dei contatti e della rete sociale degli ospiti, vengono sollecitate in particolare soluzioni come la “sala degli abbracci” dove un contatto umano può arrecare enormi benefici in particolar modo per tutti quegli ospiti cognitivamente deboli. 

È quindi necessario e fondamentale coniugare la salvaguardia della salute con la necessità della vicinanza dei propri cari. 

Ci teniamo a precisare che i parenti degli ospiti sono sicuramente consapevoli dei rischi derivanti dalla pandemia e comprendono le gravi responsabilità, anche organizzative, che incombono sulle direzioni delle strutture.

È però altrettanto necessario riaffermare con forza che gli ospiti delle RSA sono soggetti caratterizzati da una duplice fragilità, quella fisica e quella mentale e psicologica.

L’Associazione Felicita invita quindi gli organi regionali a non inibire la frequentazione delle strutture da parte dei parenti e di permettere agli ospiti adeguati momenti di socialità attraverso l’adozione di ordinanze regionali. 

Auspichiamo che, coerentemente con i poteri e le competenze che Le sono attribuiti dalla legge, Ella possa fornire alle residenze sanitario-assistenziali della Sua Regione indicazioni per l’adozione di comportamenti e di policy quanto più omogenee in tal senso.


In attesa di un Suo positivo riscontro,

porgiamo i nostri più Distinti Saluti

 Alessandro Azzoni

Presidente Felicita – Associazione per i diritti nelle Rsa