Carta dei diritti degli ospiti delle RSA e dei loro familiari

È dovere delle autorità pubbliche e di coloro che prestano assistenza proteggere tutte le persone che diventano dipendenti dagli altri per le loro esigenze quotidiane e permettere loro di vivere una vita dignitosa fino al termine della loro esistenza.

dalla Carta Europea dei diritti e delle responsabilità degli anziani bisognosi di assistenza e di cure a lungo termine (Progetto EUSTACEA) 

1. Diritto al rispetto della dignità umana, senza pregiudizio a causa dell’età, del colore della pelle, dell’origine sociale o nazionale, della condizione economica, delle opinioni, del sesso, dell’orientamento sessuale o dell’aspetto fisico. L’età e la condizione di dipendenza non possono essere motivo di restrizione di diritti umani inalienabili.

2. Diritto a ricevere cure sanitarie ed assistenza di lungo termine di adeguata qualità, tempestive ed economicamente sostenibili.

3. Diritto all’aiuto per l’alimentazione, la pulizia personale e la mobilità.

4. Diritto a ricevere interventi che riducano la sofferenza ed altri sintomi dolorosi.

5. Diritto a vivere secondo le proprie convinzioni, credo e valori e a mantenere quanto più possibile l’indipendenza e l’autonomia. Qualsiasi forma di coercizione alla libertà di movimento deve essere applicata solo in caso di estrema necessità.

6. Diritto a chiedere e ricevere informazioni personalizzate sullo stato di salute fisica o mentale, e consigli utili in modo da poter prendere decisioni ben informate ed esprimere la propria opinione sulle possibili scelte di cura, sulle possibilità di successo e di insuccesso, sui potenziali effetti dei medicinali, esami ed ogni altro intervento medico e sulle possibili alternative, anche ricevendo assistenza attraverso il coinvolgimento di una persona precedentemente indicata.

7. Diritto alla salvaguardia da qualsiasi abuso fisico, psicologico, emotivo, sessuale, finanziario, farmaceutico, ivi compresi gli abusi non intenzionali dovuti a negligenza (malnutrizione, disidratazione, trascuratezza igienica, immobilità forzata).

8. Diritto ad essere trattato nel pieno rispetto della dignità, vale a dire con umanità, sensibilità, riservatezza, anche se privo di autonomia, mentalmente involuto o fisicamente inabile.

9. Diritto a ricevere informazioni comprensibili e strumenti accessibili per effettuare denunce di abusi alle autorità competenti e a ricevere risarcimento in caso di maltrattamenti, abuso o abbandono.

10. Diritto ad interagire con il mondo esterno e a mantenere relazioni sociali e affettive attraverso uscite per passeggiate, incontri con amici e familiari, partecipare alla vita civile e alle attività culturali esterne, anche ricevendo assistenza in caso di difficoltà motorie, uditive o di vista, demenza o altre infermità cognitive, afasia, mancanza di abilità linguistiche e/o differenze culturali.

11. Diritto ad essere assistiti da personale formato e dotato della professionalità necessaria alle esigenze di cura, di benessere e di protezione, e che tutti i singoli operatori, management ed equipe coinvolti nelle cure comunichino e cooperino tra loro e con i familiari nell’interesse dell’ospite.

12. Diritto ad un sostegno amorevole e a cure palliative di qualità, nel rispetto delle disposizioni anticipate di trattamento e delle normative nazionali.

13. Diritto a ricevere dal personale medico e di cura coinvolto partecipazione e aiuto per tutti coloro che vogliono essere vicini negli ultimi momenti di vita.

Dicembre 2020